La Francia mette al bando i PFAS

Apr 2, 2025 | News

fonte articolo: www.zhrexpert.it

L’Assemblea nazionale ha approvato settimana scorsa un disegno di legge che vieterà da gennaio 2026 alcuni prodotti contenenti PFAS. Il settore tessile e quello della cosmesi i più interessati.  

Di cosa si tratta

I PFAS, acronimo inglese di “perfluorinated alkylated substances”, ovvero sostanze perfluoroalchiliche, sono da tempo sotto i riflettori per diversi studi che ne provano l’impatto sulla salute. I PFAS preoccupano particolarmente per la loro capacità di permanere a lungo nell’ambiente: infatti la loro struttura chimica è molto stabile e quindi resistente all’acqua, al calore e alla corrosione e di conseguenza i processi naturali di degradazione. I PFAS si diffondono così facilmente nell’ambiente, nell’acqua, negli organismi viventi.

Per le loro proprietà, sono presenti negli impermeabilizzanti per l’abbigliamento, ma sono diffusi in tutto il settore tessile. Si trovano anche in cosmetici, utensili e pentole da cucina, detergenti e vernici, anche per uso domestico, impianti e protesi mediche, prodotti medicali monouso, come teli in tessuto non-tessuto, e molto altro.

Il divieto in Francia

Il disegno di legge appena approvato vieta dal 1° gennaio 2026 la produzione, l’importazione, l’esportazione e la commercializzazione di diverse categorie di merci contenenti PFAS. Il provvedimento colpisce particolarmente il settore tessile, per cui è previsto un divieto totale a partire dal 2030: questo riguarderà quindi non solo gli indumenti impermeabili, ma tutti i prodotti tessili che contengono PFAS e le scarpe. Saranno esclusi alcuni tessuti industriali e gli indumenti protettivi di militari e vigili del fuoco.

Il bando riguarderà anche i cosmetici e i prodotti per la sciolinatura degli sci, le cere per migliorare lo scivolamento. Mancano all’appello gli utensili da cucina, la cui produzione è fra le cause principali di inquinamento da PFAS in Francia.

La Francia è pioniera in Europa, ma non è la prima al mondo ad aver avanzato una proposta di legge che vieta i PFAS: leggi simili sono state approvate negli Stati di California, Minnesota e New York in USA.

Più controlli per l’acqua potabile

Quanto votato in Francia non prevede solo il divieto di prodotti contenenti PFAS, ma prevede anche un monitoraggio dell’acqua potabile da parte delle autorità, rafforzando quanto sarà previsto per la normativa comunitaria da gennaio 2026, quando entrerà in vigore l’obbligo di includere alcuni di questi inquinanti nelle analisi dell’acqua potabile.

Infine, il provvedimento di legge introduce una tassa per le aziende che continueranno a poter produrre materiale contenenti PFAS, dai cui proventi verranno anche finanziate opere di bonifica di falde acquifere e terreni.

Per approfondire: “Pfas un pericolo per il riciclo dei tessuti

Articoli recenti

In Europa si respira aria migliore

Dal report annuale sulla qualità dell’aria, pubblicato il 9 aprile 2025 dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), emerge un quadro in miglioramento, soprattutto per alcuni inquinanti, ma non ancora in linea con gli obiettivi per il 2030. Le emissioni nel 2023 Fra...

Auto uso promiscuo con vecchia imposizione fiscale

Sulla G.U. n. 98/2025 è stata pubblicata la Legge 60/2025, di conversione del DL 19/2025 (meglio noto come Decreto Bollette, che tra le varie disposizioni interviene sui criteri di imponibilità degli autoveicoli, motocicli e ciclomotori concessi in uso promiscuo ai...

INAIL aggiorna gli applicativi per la denuncia infortuni

A breve un nuovo campo obbligatorio per l’acquisizione dell’informazione relativa all’accadimento di un evento lesivo su INAIL Cosa tratta? Mediante un avviso sul sito, INAIL comunica la versione aggiornata degli applicativi “Comunicazione di infortunio” e...

INAIL: aggiornate le diarie per gli accertamenti fuori residenza

L’INAIL, con la circolare n. 28 del 29 aprile 2025, ha reso noto di aver aggiornato le diarie riservate agli assicurati invitati fuori residenza presso gli Uffici dell'Istituto per accertamenti medico-legali, amministrativi o per finalità terapeutiche. La disciplina...

Contributi associativi: due nuove convenzioni per l’INPS

L’INPS, con le circolari n. 84 e n. 85 del 29 aprile 2025, ha reso noto di aver stipulato due convenzioni per la riscossione dei contributi associativi. Si tratta, in particolare, delle seguenti: -            Convenzione con l’Associazione Italiana Sostituti d'imposta...

Imprese giovanili nell’agricoltura: istituiti i codici tributo

L’Agenzia delle entrate, con la Risoluzione n. 31/E del 28 aprile 2025, ha reso noto che sono stati istituiti i codici tributo, che devono essere utilizza con il mod. F24, da parte dei soggetti che intraprendono un’attività d’impresa in agricoltura. L’intervento...

Al via il credito d’imposta per le start-up innovative

L’Agenzia delle entrate, con la Risoluzione n. 30/E del 28 aprile 2025, ha reso noto che è stato istituito il codice tributo 7076, da utilizzare nel mod. F24, denominato Credito d’imposta relativo all’eccedenza non detraibile per investimenti effettuati in start-up...

Al via la riduzione del 50% dei contributi art/comm

Emanate dall'Inps le istruzioni per applicare la nuova riduzione contributiva del 50% a favore di artigiani e commercianti che si iscrivono per la prima volta alle rispettive gestioni previdenziali nel corso del 2025.Le precisazioni sono state fornite dall’Inps con la...

Aree Crisi Industriale Complessa: ripartite le risorse per la CIGS

Il Ministero del lavoro, con il comunicato del 24 aprile 2025, ha reso noto di aver emanato il decreto n. 989 del 28 marzo 2025, con il quale sono state assegnate alle Regioni le risorse destinate a finanziare la CIGS e la mobilità in deroga a favore delle imprese...