I rischi del lavoro solitario

Ott 16, 2024 | Approfondimento

fonte articolo: www.zhrexpert.it

Il lavoro solitario o lavoro in solitudine è un tema generalmente poco affrontato e in parte sottovalutato. Questo anche perché, come vedremo, non esiste una normativa specifica, ma è necessario anzitutto seguire i principi generali di valutazione di un qualsiasi rischio e di identificazione delle misure per ridurne la magnitudo.

La prima difficoltà che si incontra è nel dare una definizione univoca di lavoro solitario: infatti, la legislazione italiana sulla sicurezza sul lavoro non ne prevede una specifica. Generalmente, per lavoratori isolati si intendono quei lavoratori che si trovano ad effettuare attività in luoghi di lavoro non presidiati da altri lavoratori, quindi senza poter essere visti o sentiti da altre persone. Ci rendiamo presto conto che una delle criticità è la difficoltà di ricevere immediata assistenza in caso di necessità.

Il lavoro solitario può riguardare attività e situazioni più o meno saltuarie e anche piuttosto comuni: ad esempio, potrebbe coinvolgere persone che hanno necessità di lavorare oltre il normale orario, in giorni festivi oppure durante abituali turni di notte. Ancora, potrebbero trovarsi in situazioni di solitudine e/o isolamento tutti quei lavoratori che operano all’esterno delle sedi ufficiali dell’organizzazione, smart-work incluso.  Tale condizione, però, si può realizzare anche in contesti in cui il lavoratore non operi in solitaria, ma vi siano difficoltà di comunicazione o di accesso ai luoghi dove essere svolta l’attività.

Di seguito si riassumono alcune categorie che possono andare incontro a rischi legato al lavoro in solitudine.

Persone che lavorano in sedi fisse:

Persone che lavorano da sole in un posto di lavoro come piccole botteghe, negozi, stazioni di servizio, edicole;
Lavoratori che si trovano in locali aziendali distaccati o in aree, edifici isolati, siano siti produttivi, magazzini, centri di ricerca o centri ricreativi o altro;
Persone che operano fuori dai consueti orari di lavoro, come addetti alla vigilanza, alle pulizie, o lavoratori su turni in ambienti di lavoro dove la maggioranza del personale lavora a giornata;
Lavoratori in regime di smart-work.

Persone che si spostano spesso dalla sede principale:

Lavoratori di cantieri edili o stradali, installatori di impianti, lavoratori che effettuano manutenzioni elettriche, di impianti e attrezzature, ditte di pulizie, soccorso stradale;
Operatori agricoli e forestali;
Forze dell’ordine;
Lavoratori che viaggiano da soli, con contatti limitati o assenti con clienti, come autotrasportatori e corrieri;
Lavoratori che viaggiano da soli per incontrare clienti, avventori o pazienti, ad esempio impiegati commerciali, rappresentanti, liberi professionisti, personale sanitario che effettua visite a domicilio.

Ci rendiamo presto conto che il lavoro isolato può potenzialmente riguardare un ampio numero di lavoratori, sebbene non esistano numeri certi.

Oltretutto, come vedremo e come possiamo desumere osservando le tipologie di mansione coinvolte, questa condizione può comportare situazioni di rischio rilevante, come nel caso delle attività notturne.

I datori di lavoro dovrà, quindi, prestare una particolare attenzione ad attività consolidate e nuove che portano il personale ad operare in isolamento, per garantire che vengano adottate tutte le misure di salute e sicurezza. In particolare, il datore di lavoro deve:

Individuare le mansioni e le attività che comportano lavoro in isolamento;
Valutare la presenza di rischi specifici per i lavoratori isolati, come ad esempio il rischio di infortuni, il rischio di esposizione a sostanze pericolose o il rischio di isolamento sociale.
Prendere misure per ridurre o eliminare i rischi, come ad esempio l’utilizzo di dispositivi di segnalazione di emergenza o la predisposizione di un sistema di controllo da remoto.
Inoltre, il datore di lavoro deve informare i lavoratori isolati dei rischi specifici a cui sono esposti e dei comportamenti da adottare per prevenirli.

Per il documento completo, vedi allegato. 

Articoli recenti

In Europa si respira aria migliore

Dal report annuale sulla qualità dell’aria, pubblicato il 9 aprile 2025 dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), emerge un quadro in miglioramento, soprattutto per alcuni inquinanti, ma non ancora in linea con gli obiettivi per il 2030. Le emissioni nel 2023 Fra...

Auto uso promiscuo con vecchia imposizione fiscale

Sulla G.U. n. 98/2025 è stata pubblicata la Legge 60/2025, di conversione del DL 19/2025 (meglio noto come Decreto Bollette, che tra le varie disposizioni interviene sui criteri di imponibilità degli autoveicoli, motocicli e ciclomotori concessi in uso promiscuo ai...

INAIL aggiorna gli applicativi per la denuncia infortuni

A breve un nuovo campo obbligatorio per l’acquisizione dell’informazione relativa all’accadimento di un evento lesivo su INAIL Cosa tratta? Mediante un avviso sul sito, INAIL comunica la versione aggiornata degli applicativi “Comunicazione di infortunio” e...

INAIL: aggiornate le diarie per gli accertamenti fuori residenza

L’INAIL, con la circolare n. 28 del 29 aprile 2025, ha reso noto di aver aggiornato le diarie riservate agli assicurati invitati fuori residenza presso gli Uffici dell'Istituto per accertamenti medico-legali, amministrativi o per finalità terapeutiche. La disciplina...

Contributi associativi: due nuove convenzioni per l’INPS

L’INPS, con le circolari n. 84 e n. 85 del 29 aprile 2025, ha reso noto di aver stipulato due convenzioni per la riscossione dei contributi associativi. Si tratta, in particolare, delle seguenti: -            Convenzione con l’Associazione Italiana Sostituti d'imposta...

Imprese giovanili nell’agricoltura: istituiti i codici tributo

L’Agenzia delle entrate, con la Risoluzione n. 31/E del 28 aprile 2025, ha reso noto che sono stati istituiti i codici tributo, che devono essere utilizza con il mod. F24, da parte dei soggetti che intraprendono un’attività d’impresa in agricoltura. L’intervento...

Al via il credito d’imposta per le start-up innovative

L’Agenzia delle entrate, con la Risoluzione n. 30/E del 28 aprile 2025, ha reso noto che è stato istituito il codice tributo 7076, da utilizzare nel mod. F24, denominato Credito d’imposta relativo all’eccedenza non detraibile per investimenti effettuati in start-up...

Al via la riduzione del 50% dei contributi art/comm

Emanate dall'Inps le istruzioni per applicare la nuova riduzione contributiva del 50% a favore di artigiani e commercianti che si iscrivono per la prima volta alle rispettive gestioni previdenziali nel corso del 2025.Le precisazioni sono state fornite dall’Inps con la...

Aree Crisi Industriale Complessa: ripartite le risorse per la CIGS

Il Ministero del lavoro, con il comunicato del 24 aprile 2025, ha reso noto di aver emanato il decreto n. 989 del 28 marzo 2025, con il quale sono state assegnate alle Regioni le risorse destinate a finanziare la CIGS e la mobilità in deroga a favore delle imprese...