In Campania un’ordinanza per l’emergenza caldo

Giu 26, 2025 | News

fonte articolo: www.zhrexpert.it

Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha firmato l’ordinanza n. 1 del 18 giugno 2025 contenente “Disposizioni in materia di attività lavorative impiegati nei settori agricolo, edile ed affini in condizioni di esposizione prolungata al sole”

 

Cosa tratta?

La regione Campania si è mossa per tutelare la salute dei propri lavoratori, avendo rilevato che in diverse giornate del corrente mese di giugno sono state registrate temperature notevolmente superiori alle medie stagionali.

La misura messa in atto, è rivolta ai lavoratori dei settori agricoli, edili ed affini in condizioni di esposizione prolungata al sole, e si applica in un divieto assoluto di lavoro dalle ore 12:30 alle ore 16:00, nei giorni e nelle aree segnalate dalla mappa come rischio “ALTO”, pubblicata sul sito internet Worklimate, nell’ambito del progetto tra INAIL e CNR.

Sono previste eccezioni nel caso in cui si tratti di attività svolte dai concessionari di pubblico servizio o connesse a ragioni di pubblica utilità, allo stesso modo però i datori di lavoro devono necessariamente adottare idonee misure organizzative per salvaguardare i livelli minimi delle prestazioni dei servizi pubblici essenziali.

L’inosservanza al provvedimento è punita ai sensi dell’art. 650 c.p., se il fatto non costituisce più grave reato.

Il tema del rischio caldo eccessivo ricorre ogni anno e sempre con maggiore rilevanza praticamente in qualsiasi regione d’Italia, abbiamo preso spunto da quest’ordinanza della regione Campania per mettere in luce il tema, ma esso è applicabile ovunque ormai.

 

Quando entra in vigore?

Il divieto si applica su tutto il territorio campano e ha efficacia immediata fino al 31 agosto 2025, salvo proroghe o modifiche.

 

Indicazioni operative

I datori di lavoro devono affrontare il tema seriamente, per proteggere la salute e l’incolumità dei lavoratori, ciò è possibile adottando una serie di misure preventive e organizzative, come ad esempio:

  • valutazione del rischio caldo;
  • organizzazione del lavoro;
  • formazione e informazione;
  • fornitura di DPI e idratazione;
  • sorveglianza sanitaria.

Se ti interessa approfondire il tema, avevamo già trattato l’argomento con un articolo precedentemente pubblicato.

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