È attivo il Piano Caldo 2025 del Ministero della Salute per prevenire i rischi legati alle ondate di calore, soprattutto per anziani, bambini e persone fragili. Il sistema prevede bollettini giornalieri in 27 città italiane, livelli di allerta graduati e misure di prevenzione socio-sanitaria. Disponibili anche materiali informativi e strumenti digitali per la popolazione e gli operatori. Pubblicato infine un nuovo documento della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome che ha approvato le nuove Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare.
Cosa tratta:
Il caldo estivo a cui eravamo abituati, è stato sostituito per la prima volta nel 2003, da un fenomeno più critico, definito come “ondate di calore”, che è facilmente riconducibile al riscaldamento globale. Questo mese di giugno 2025 è già classificato come tra i tre più caldi di sempre, ma ogni anno la classifica viene aggiornata con nuovi “record” e l’andamento appare chiaro.
Quindi, dal punto di vista prevenzionale, con l’arrivo dell’estate e l’innalzarsi repentino delle temperature, torna operativo il Piano Caldo 2025, il programma nazionale del Ministero della Salute pensato per prevenire gli effetti negativi delle ondate di calore, soprattutto tra le fasce più vulnerabili della popolazione lavorativa : lavoratori anziani, lavoratori con patologie croniche ed eventuali donne in gravidanza .
Il cuore del Piano Caldo 2025 è rappresentato da un sistema di monitoraggio meteorologico e sanitario attivo in 27 città italiane, che ogni giorno elabora e pubblica un bollettino di allerta caldo. Questo strumento, consultabile on line da RSPP, CSE, HSE Manager è aggiornato dal lunedì al venerdì, fornisce previsioni a 24, 48 e 72 ore e classifica il rischio in quattro livelli:
- Livello 0: nessun rischio
- Livello 1: rischio basso
- Livello 2: rischio elevato
- Livello 3: rischio elevato persistente per almeno 3 giorni consecutivi
I dati sono elaborati dal Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, nell’ambito del Sistema Operativo Nazionale di Previsione e Prevenzione degli Effetti del Caldo sulla Salute, coordinato dal Ministero della Salute .Sul sito del Ministero è sempre possibile scaricare numerosi materiale informativo sulle ondate di calore, sia per i lavoratori, in particolare gli operatori del settore sanitario e socio-sanitario, ma anche per la popolazione in generale.
Il Ministero ha messo a disposizione anche l’app “Caldo e Salute”, scaricabile gratuitamente, che consente di consultare i bollettini in tempo reale. Inoltre, sul portale ufficiale salute.gov.it è possibile scaricare opuscoli informativi destinati sia alla popolazione generale che agli operatori sanitari e socio-sanitari.
Da segnalare infine un nuovo documento della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome che ha approvato le nuove Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare, un documento strategico che punta a rafforzare la prevenzione in tutti i settori produttivi, dall’edilizia all’agricoltura, dalla logistica all’industria.
Lavorare in condizioni di calore estremo non è solo scomodo: è pericoloso. L’esposizione prolungata a temperature elevate può causare colpi di calore, disidratazione, cali di attenzione e affaticamento, aumentando il rischio di infortuni sul lavoro e riducendo la produttività. Inoltre, il caldo può compromettere il funzionamento di attrezzature, materiali e sostanze chimiche, aggravando ulteriormente i rischi.
Le nuove linee guida ribadiscono un principio fondamentale: tutti i lavoratori hanno diritto a un ambiente di lavoro salubre e sicuro, anche dal punto di vista microclimatico. Il Datore di Lavoro, ai sensi del D. Lgs. 81/08, è obbligato a:
- Valutare i rischi legati a calore e radiazione solare (art. 28)
- Individuare misure preventive e protettive
- Aggiornare la valutazione almeno ogni quattro anni o in caso di modifiche significative
- Informare e formare i lavoratori, con particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili (art. 184)
Il documento in allegato dedica sezioni specifiche ai comparti più esposti:
- Edilizia: attenzione alla pianificazione dei lavori in quota e all’uso di materiali sensibili al calore.
- Agricoltura: rischio elevato per i lavoratori stagionali, spesso esposti per molte ore al sole.
- Logistica: magazzini e mezzi di trasporto possono raggiungere temperature critiche.
A chiudere
Le ondate di calore non sono più solo un fastidiouò diventare un serio rischio per la salute. Il Piano Caldo 2025 rappresenta un esempio concreto di prevenzione e tutela della salute pubblica, ma la collaborazione di tutti è fondamentale. Informarsi, adottare comportamenti corretti e prendersi cura dei lavoratori più fragili può fare la differenza. Il cambiamento climatico impone un cambio di passo anche nella gestione della sicurezza sul lavoro. Le nuove linee guida rappresentano un passo importante verso una cultura della prevenzione più attenta e aggiornata. Ma la loro efficacia dipenderà dalla capacità di aziende, RSPP, medici competenti e lavoratori di collaborare attivamente per trasformare le indicazioni in azioni concrete.
Indicazioni operative – Come proteggere dalle ondate di calore:
- Rimanere idratati: Bere acqua frequentemente, anche se non c’è sete. Evitare alcolici e bevande zuccherate.
- Evitare l’esposizione diretta al sole : Soprattutto tra le 11:00 e le 17:00. Usare cappelli, occhiali da sole e crema solare.
- Rinfrescare gli ambienti: Utilizzare ventilatori o condizionatori. Oscurare le finestre durante le ore più calde.
- Indossare abiti leggeri : Preferire tessuti naturali e colori chiari.
- Attenzione ai più fragili : Controllare regolarmente lavoratori anziani, lavoratori solitari, lavoratori con malattie croniche e donne in gravidanza.
Cosa dice la legge
Il D. Lgs. 81/08 impone al datore di lavoro la valutazione di tutti i rischi, inclusi quelli legati a microclima e radiazione solare. I riferimenti normativi principali sono:
- Art. 28: obbligo di valutazione di tutti i rischi
- Art. 180-186 (Titolo VIII): agenti fisici, tra cui il microclima
- Allegato IV: requisiti degli ambienti di lavoro
- Art. 184: obbligo di informazione e formazione
- Art. 41: sorveglianza sanitaria per i lavoratori sensibili
Le linee guida si applicano a tutti i settori dove il rischio da calore è prevedibile, sia in ambienti outdoor (es. cantieri, campi agricoli) che indoor (capannoni, magazzini non climatizzati).
Il Piano Nazionale per la Prevenzione degli Effetti del Caldo sulla Salute è regolato da una serie di circolari ministeriali e linee guida che definiscono le responsabilità delle autorità sanitarie locali e dei servizi socio-assistenziali.Tra i riferimenti principali:
- Circolare Ministeriale n. 2555 del 23 maggio 2025: stabilisce le modalità di attivazione del sistema di sorveglianza e le misure di prevenzione.
- Sistema di Sorveglianza della Mortalità Giornaliera (SiSMG): monitora l’impatto sanitario delle ondate di calore in 55 città.
- Sistema di sorveglianza degli accessi in Pronto Soccorso: consente di rilevare tempestivamente situazioni di emergenza sanitaria.
Questi strumenti permettono di attivare rapidamente interventi mirati, come l’assistenza domiciliare, l’apertura di centri climatizzati e la distribuzione di materiale informativo.