Effetti del cambiamento climatico sulla salute umana: uno studio Inail-Cnr

Feb 12, 2025 | News

fonte articolo: www.zhrexpert.it

Inail e Cnr hanno collaborato ad una ricerca, per studiare le possibili misure di adattamento e prevenzione degli effetti da esposizione a temperature estreme, a cui sempre più assistiamo con il riscaldamento globale in atto.

Cosa tratta

La comunità scientifica internazionale ha, nella maggioranza, riconosciuto che stiamo assistendo ad un cambiamento globale del clima e che questo sta impattando sulla salute. Negli ultimi anni, durante la stagione estiva, si sono registrate le temperature più alte di sempre, da quando vengono effettuate queste misurazioni, come confermato recentemente dall’Intergovernamental Panel on Climate Change (Ipcc). Si stima che in Europa nel 2022 circa 70000, 18000 solo in Italia, e almeno 48000 nel 2023 siano decedute per patologie causate o aggravate dal calore eccessivo.

Anche alcune delle cause sono chiare, fra cui la produzione di gas serra che impediscono la dissipazione del calore e, nonostante la riduzione delle emissioni di questi in Europa, non tutti i paesi globalmente si impegnano a ridurre l’impatto sul clima e invertire la tendenza sembra comunque una possibilità di certo non vicina.

Dobbiamo quindi fare i conti con l’innalzamento delle temperature e capire come poterci adattare e ridurre gli effetti negativi sulla salute.

Lo studio Inail-Cnr, pubblicato sulla rivista Environmental Research, spiega come le azioni che possiamo mettere in pratica riducano i rischi di infortunio e proteggano anche la produttività aziendale.

L’impatto del riscaldamento sul lavoro

Le temperature eccessive possono causare esaurimenti da calore, colpi di calore o aggravare una condizione di salute già fragile, fino alla morte e, come abbiamo visto, i numeri sono importanti. Non solo, il calore compromette le capacità fisiche e cognitive, aumentando anche il rischio di infortunio, ad esempio di cadute e scivolamenti; ma con temperature elevate, aumenta anche la probabilità che non vengano indossati DPI che possono aggravare la sensazione di calore.

Le temperature elevate non solo l’unico effetto del riscaldamento che ha impatto sulla salute dei lavoratori, ma può interagire sull’esposizione a inquinanti nell’aria, cancerogeni e allergeni biologici, oltre a poter determinare un incremento dell’esposizione alle radiazioni solari.

I lavoratori più soggetti e su cui porre maggiore attenzione nel determinare misure di prevenzione sono:

  • i lavoratori anziani, sempre più numerosi;
  • gli operatori che svolgono attività all’aperto nelle ore diurne, in particolare nel settore agricolo e delle costruzioni;
  • coloro che presentano un quadro che può peggiorare con l’esposizione al calore, come il personale affetto da malattie cardiovascolari, respiratorie, ai reni, diabete o con problemi di salute mentale.

Lo studio del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Inail e dell’Istituto per la BioEconomia del Cnr ha realizzato un modello epidemiologico che analizza misurazioni di temperature di bulbo umido e dati sugli infortuni. Dai calcoli, è risultato che nel periodo 2014-2019 circa 25000 infortuni sia avvenuti in Italia a causa del calore eccessivo, quindi oltre 4000 all’anno.

Secondo la ricerca, inoltre, ciò ha portato ad una riduzione media della produttività del 6,5% e ad un costo associato sostenuto a seguito di questi infortuni di quasi 50 milioni di euro l’anno, per le spese assicurative, gestionali e di tutela degli infortunati, spese che hanno poi avuto impatto sui premi assicurativi.

La prevenzione

È evidente che prevenire gli effetti delle temperature elevate non è solo importante per la tutela della salute, ma conviene alle imprese e alle istituzioni per evitare un aggravio di costi e una perdita nella produttività.

Bisogna anzitutto partire dalla formazione:

  • per i datori di lavoro, affinché implementino le misure necessarie, come l’organizzazione del lavoro che eviti l’esposizione eccessiva, la scelta di DPI e abbigliamento adeguati, la creazione di ambienti dove potersi riparare dal calore (arre ombreggiate all’esterno, stanze climatizzate all’interno di impianti con temperature elevate);
  • per i lavoratori, perché conoscano i rischi, gli effetti sulla loro salute, le procedure e le altre misure per mitigare suddetti rischi, ad esempio il mantenimento un’idratazione adeguata;
  • per gli addetti al primo soccorso, affinché riconoscano per tempo le patologie da calore e possano intervenire per evitare un rapido peggioramento.

I datori di lavoro possono inoltre contare su una serie di strumenti innovativi, fra cui i sistemi previsionali di allerta specifici per il settore occupazionale, che segnalano condizioni di criticità, oppure le tecnologie indossabili, che possono segnalare condizioni di pericolo (temperatura corporea del soggetto) o come gli indumenti refrigeranti.  

 

Per approfondire: “L’impatto del riscaldamento globale sulla salute

Articoli recenti

Donazione sangue: il rimborso ai datori di lavoro

L’INPS, con la circolare n. 96 del 26 maggio 2025, in merito alle modalità di rimborso ai datori di lavoro delle retribuzioni corrisposte ai donatori sangue, tramite conguaglio con i contributi o altre somme dovute all’istituto previdenziale, ha precisato che se il...

Rilasciata la versione 4.30.1 dell’allegato tecnico Uniemens

L’INPS ha pubblicato la versione 4.30.1 dell’allegato tecnico dell’Uniemens e dello schema di validazione, datate 22 maggio 2025, nonché la versione 46.0 dell’elenco dei codici contratto. Per quanto riguarda l’allegato tecnico, le modifiche sono le seguenti:...

Definiti i minimali INAIL 2025 per il calcolo dei premi

L’INAIL ha pubblicato la circolare n. 29 del 20 maggio 2025, con cui ha fornito le istruzioni riferite ai limiti minimi di retribuzione imponibile giornaliera per il calcolo dei premi assicurativi dell’anno in corso. Il premio dovuto deve essere calcolato...

TFR coefficiente di rivalutazione aprile 2025

Il coefficiente di rivalutazione del TFR, per le cessazioni del rapporto di lavoro intervenute nel periodo 15 aprile 2025 – 14 maggio 2025 è stato fissato al 1,186356 (comunicato ISTAT). L’indice di maggio 2025 sarà diffuso il 16 giugno 2025 secondo il calendario...

Note di rettifica: più semplice identificare la causa

L’INPS ha pubblicato il messaggio n. 1507 del 15 maggio 2025, con cui ha comunicato di aver rilasciato nuove funzionalità nel Portale Contributivo per l’istruttoria delle “Note di Rettifica”. Nel dettaglio, il tab “Cause” della funzione di consultazione delle “Note di...

Malattia: nuove funzionalità per la richiesta della vista di controllo

L’INPS, con il messaggio n. 1505 del 15 maggio 2025, ha reso noto di aver implementato il servizio “Richiesta Visite Mediche di Controllo (VMC) – lavoratori privati e pubblici/Polo unico”, con cui i datori possono chiedere all’istituto l’effettuazione delle visite di...

Welfare Metalmeccanici: anche per il 2025 attivabile il piano sanitario

Metasalute, con la circolare n. 1 del 12 maggio 2025, in riferimento a quanto previsto dall’art. 17 Sez. Quarta - Titolo IV del CCNL dell’Industria Metalmeccanica e dell’Installazione di Impianti e dall’art. 43 del CCNL del settore Orafo e Argentiero, ha ricordato...

Ammortizzatori sociali: novità sulla decadenza per il conguaglio

L’INPS, con il messaggio n. 1410 del 6 maggio 2025, tenuto conto dell’orientamento espresso dalla Corte di cassazione (tra le altre sent. nn. 1231/2025, 1406/2025 e 3232/2025), ha precisato che, ai fini della verifica del rispetto del termine di decadenza di sei mesi...

Superminimo non assorbile nel passaggio di categoria

In presenza di un superminimo concordato tra le parti e soggetto ad assorbimento dei futuri incrementi economici, per la Corte di cassazione che ha emanato la sentenza del 5 maggio 2025 n. 11771, non c'è assorbimento quando la clausola individuale lo circoscrive ai...