La valutazione dei rischi nei contratti a termine è diventata cruciale

Gen 29, 2025 | News

fonte articolo: www.zhrexpert.it

La stipula di contratti di lavoro a termine richiede non solo il rispetto di tutte le condizioni cosiddette formali, ma anche e soprattutto la valutazione preventiva dei rischi secondo la normativa sulla sicurezza dei lavoratori. La recente evoluzione normativa ha reso più flessibile l’uso dei contratti a termine, ma ha mantenuto l’obbligo di valutazione dei rischi come requisito fondamentale. La mancata valutazione può invalidare il contratto, trasformandolo in un rapporto a tempo indeterminato.

Cosa tratta:

La stipula di un nuovo contratto di lavoro a termine non è solo una questione di regolarità formale, ma richiede anche il rispetto di specifici presupposti di validità, ormai ben noti. Tra questi, l’aspetto spesso sottovalutato rimane la valutazione preventiva dei rischi in conformità con la normativa sulla sicurezza dei lavoratori che rappresenta un aspetto cruciale ed è spesso oggetto di contenzioso (e di relative sentenze).

La recente evoluzione della disciplina sui contratti a tempo determinato ha mirato a rendere l’uso di questo istituto più accessibile, ma anche più responsabile. Le clausole giustificative, ora fruibili grazie ai contratti collettivi, permettono una maggiore flessibilità nella stipula dei contratti a termine. Tuttavia, questa flessibilità deve essere bilanciata con una rigida obbligatorietà dei documenti di valutazione dei rischi, che sono di fatto, anche grazie alle sentenze della suprema corte, diventati un requisito fondamentale per la validità del contratto.

La normativa vigente, in particolare l’art. 20 del D.Lgs. 81/2015 (Jobs Act), stabilisce che un contratto a termine non può essere stipulato se il datore di lavoro non ha effettuato la valutazione dei rischi. In caso di violazione, il contratto si trasforma automaticamente in un contratto a tempo indeterminato.

Questo divieto è stato pensato dieci anni orsono, per supplire alla necessità di proteggere i lavoratori, specialmente quelli con contratti temporanei che potrebbero non essere familiari con i rischi ed i pericoli dell’ambiente di lavoro, in cui vengono chiamati ad operare per periodi brevi e distaccati tra loro.

La mancata valutazione dei rischi, se da un lato può invalidare il contratto a termine, trasformandolo in un rapporto a tempo indeterminato, può soprattutto bloccare temporaneamente l’attività dell’organizzazione (allegato 1 del Dlgs 81/08 – testo unico). Gli ispettori INL e/o Asl hanno infatti il potere di sospendere immediatamente l’attività lavorativa nel caso di gravi inadempienze di sicurezza, così come in caso di utilizzo di lavoratori non regolarmente denunciati e assicurati.

Questi due principi (l’assunzione così come la sospensione delle attività), sono stati ampiamente consolidati dalla giurisprudenza. Diventa importante quindi sottolineare l’importanza di un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) costantemente aggiornato.

Il DVR deve essere redatto e mantenuto in conformità con gli articoli 17 e 28 del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/2008). La valutazione dei rischi è cruciale ad ogni modifica dell’organigramma perché permette di identificare e mitigare potenziali pericoli sia per i nuovi assunti che per i lavoratori presenti che possano interferire con i nuovi assunti e/o le organizzazioni esterne presenti, garantendo la sicurezza di tutti i lavoratori e la continuità operativa. Inoltre, assicura che le nuove responsabilità e procedure siano comprese e gestite correttamente. Aggiornare costantemente la valutazione dei rischi, anche per un semplice contratto a termine, è di conseguenza diventato fondamentale perché come anche la giurisprudenza tiene a sottolineare nelle diverse sentenze, ogni cambiamento può di fatto introdurre nuovi rischi o modificare quelli esistenti.

Al contrario il costante aggiornamento del documento di valutazione dei rischi, assicura che tutti i lavoratori siano protetti e che l’organizzazione rimanga conforme alle normative di sicurezza. In pratica, è come fare una sorta di check-up periodico per mantenere la salute e la sicurezza dell’ambiente di lavoro.

Verifiche Ispettive

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro e le locali ASL sono responsabili della vigilanza sul rispetto delle norme di sicurezza. Durante le ispezioni, è prassi comune che venga sempre richiesta l’esibizione del DVR per un controllo approfondito. Discorso analogo in caso di incidente e/oi infortunio.

In caso di irregolarità riscontrate e relativo contenzioso, il magistrato sarà tenuto a valutare la legittimità del contratto anche in relazione alla conformità con l’art. 20 del D.Lgs. 81/2015 ed alla presenza (e aggiornamento) del DVR.

Per evitare che (le due ipotesi sono parallele e una non esclude l’altra):

  1. un contratto a termine venga trasformato in un contratto a tempo indeterminato
  2. che l’organizzazione vada incontro ad un provvedimento di sospensione temporanea delle attività

le organizzazioni devono essere in grado di dimostrare di aver effettuato la valutazione dei rischi prima della stipula del contratto, così come abbiamo già detto, è essenziale mantenere il DVR aggiornato e conservare copie storiche del documento per comprovare il rispetto delle normative sin dall’inizio del rapporto di lavoro.

A chiudere

La valutazione dei rischi non è solo un obbligo legale, ma una pratica fondamentale per garantire la sicurezza dei lavoratori. Le organizzazioni devono adottare un approccio proattivo nella gestione dei contratti a termine, assicurandosi di rispettare tutte le normative vigenti per evitare sanzioni e contenziosi. Le organizzazioni devono quindi mantenere aggiornato il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e dimostrare la conformità alle normative per evitare sanzioni e contenziosi. L’Ispettorato Nazionale del Lavoro e le ASL vigilano sul rispetto di queste norme, richiedendo spesso l’esibizione del DVR durante le ispezioni.

Indicazioni operative

Alcune indicazioni operative per evitare i problemi descritti nel testo riguardo alla valutazione dei rischi nei contratti a termine ed evitare che un contratto a termine venga trasformato in un contratto a tempo indeterminato e prevenire la sospensione temporanea delle attività dell’organizzazione:

  1. Effettuare la valutazione dei rischi prima della stipula: Assicurarsi di completare la valutazione dei rischi prima di stipulare qualsiasi contratto a termine. Questo è un requisito fondamentale per la validità del contratto.
  2. Redigere e mantenere aggiornato il documento di valutazione dei rischi (DVR): Il DVR deve essere redatto in conformità con gli articoli 17 e 28 del D.Lgs. 81/20082. Aggiornare il DVR ogni volta che ci sono modifiche significative nell’organizzazione o nei processi produttivi.
  3. Consultare il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza (RLS): Coinvolgere il RLS nella valutazione dei rischi per garantire che tutte le potenziali minacce siano identificate e mitigate.
  4. Conservare copie storiche del DVR: Mantenere copie storiche del DVR per dimostrare la conformità alle normative sin dall’inizio del rapporto di lavoro.
  5. Prepararsi per le Verifiche Ispettive: Durante le ispezioni, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e le ASL richiederanno l’esibizione del DVR. Assicurarsi che il DVR sia sempre aggiornato e facilmente accessibile.
  6. Formazione e informazione dei lavoratori: Fornire sempre formazione adeguata ai lavoratori sui rischi specifici del loro ambiente di lavoro e sulle misure di prevenzione adottate.

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