Bilancio 2025: sono 3 i mesi di congedo parentale all’80%

Gen 10, 2025 | News

fonte articolo: www.zhrexpert.it

I commi 217-218 della Legge 207/2024 rendono strutturale per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti dal 2025, l’elevazione all’80% (finora prevista per il solo 2024) della retribuzione dell’indennità del congedo parentale, per il secondo mese entro il sesto anno di vita del bambino, in luogo dell’elevazione al 60% prevista dal previgente regime.

Inoltre, il legislatore eleva dal 30% all’80% l’indennità anche per il terzo mese di congedo parentale, sempre entro il il sesto anno di vita del bambino

Le novità, che trovano applicazione dal 2025, interessano non solo i genitori che rientrano dalla maternità o paternità obbligatoria a decorrere da quest’anno, ma anche quelli rientrati nel 2024, seppure con effetti diversi.

In particolare, i lavoratori dipendenti che hanno terminato o terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità successivamente al 31 dicembre 2024, hanno diritto a tre mesi di congedo parentale indennizzato all’80%.

Tale periodo, o complesso di periodi ove non fruiti consecutivamente, deve essere compreso entro il sesto anno di vita del bambino, ovvero entro il sesto anno dall’ingresso in famiglia del minore nel caso di adozione o affidamento (in tal caso, comunque, entro il compimento della maggiore età).

I mesi che danno diritto all’indennità all’80%, in base a quanto indicato dall’INPS nelle precedenti istruzioni, che per questo aspetto si ritengono ancora valide, sono quelli che spettano a ciascun genitore in via esclusiva e non, quindi, quelli trasferibili (vedi, da ultimo, la circ. 57/2024).

Inoltre, in linea con le disposizioni previgenti, l’elevamento dell’indennizzo è riconosciuto in alternativa, o in alternativa per frazioni di periodo, alla madre o al padre. Ad esempio, se la madre fruisce di due mesi indennizzati all’80%, al padre residua un solo mese con l’indennizzo elevato.

Si ritiene ancora valida l’indicazione fornita dall’INPS con la circolare n. 57/2024, con cui era stato precisato che, trattandosi di una norma applicabile ai soli lavoratori dipendenti, se un genitore è dipendente e l’altro no, il primo potrà fruire di tutti e tre i mesi di congedo all’80%.

La durata massima dell’indennizzo – ai sensi del T.U. maternità, ciascun genitore ha diritto all’indennità di congedo parentale per tre mesi non trasferibili all’altro genitore. Ulteriori tre mesi spettano ai due genitori in via alternativa. Il totale dei mesi indennizzabili è quindi di nove. Analogo limite vale anche per il nucleo monoparentale, fermo restando che, in questo caso, l’unico genitore ha diritto a tutti e nove i mesi di indennizzo. Si deve poi ricordare che eventuali ulteriori periodi di astensione dal lavoro per congedo parentale (ovvero il decimo e l’undicesimo mese) danno diritto all’indennità solo nel caso in cui il richiedente sia titolare di un reddito individuale inferiore a 2,5 volte l’importo annuo del trattamento minimo di pensione.

Invece, per quanto riguarda i lavoratori dipendenti che hanno terminato il congedo di maternità o paternità nel corso del 2024, quindi successivamente al 31 dicembre 2023 ed entro il 31 dicembre 2024, si riepiloga quanto accaduto nell’ultimo biennio.

La legge di Bilancio 2023 (art. 1, c. 359, L. 197/2022) aveva previsto, in via strutturale, un mese di congedo parentale indennizzabile all’80%, se fruito entro il sesto anno di vita del figlio. La successiva manovra 2024 (art. 1, c. 179, L. 213/2023) aveva elevato dal 30% al 60% la misura dell’indennizzo per un’ulteriore mensilità da fruire entro il sesto anno di vita del figlio, per i genitori rientrati dal 2024. Per il solo anno 2024, in via del tutto eccezionale, l’elevazione relativa al secondo mese era pari all’80% della retribuzione (invece del 60%).

In questo contesto si inserisce il nuovo intervento della legge di Bilancio 2025, che ha previsto che il secondo mese sia indennizzato all’80% anche se fruito dopo il 2024.

Articoli recenti

TFR coefficiente di rivalutazione aprile 2025

Il coefficiente di rivalutazione del TFR, per le cessazioni del rapporto di lavoro intervenute nel periodo 15 aprile 2025 – 14 maggio 2025 è stato fissato al 1,186356 (comunicato ISTAT). L’indice di maggio 2025 sarà diffuso il 16 giugno 2025 secondo il calendario...

Note di rettifica: più semplice identificare la causa

L’INPS ha pubblicato il messaggio n. 1507 del 15 maggio 2025, con cui ha comunicato di aver rilasciato nuove funzionalità nel Portale Contributivo per l’istruttoria delle “Note di Rettifica”. Nel dettaglio, il tab “Cause” della funzione di consultazione delle “Note di...

Malattia: nuove funzionalità per la richiesta della vista di controllo

L’INPS, con il messaggio n. 1505 del 15 maggio 2025, ha reso noto di aver implementato il servizio “Richiesta Visite Mediche di Controllo (VMC) – lavoratori privati e pubblici/Polo unico”, con cui i datori possono chiedere all’istituto l’effettuazione delle visite di...

Welfare Metalmeccanici: anche per il 2025 attivabile il piano sanitario

Metasalute, con la circolare n. 1 del 12 maggio 2025, in riferimento a quanto previsto dall’art. 17 Sez. Quarta - Titolo IV del CCNL dell’Industria Metalmeccanica e dell’Installazione di Impianti e dall’art. 43 del CCNL del settore Orafo e Argentiero, ha ricordato...

Ammortizzatori sociali: novità sulla decadenza per il conguaglio

L’INPS, con il messaggio n. 1410 del 6 maggio 2025, tenuto conto dell’orientamento espresso dalla Corte di cassazione (tra le altre sent. nn. 1231/2025, 1406/2025 e 3232/2025), ha precisato che, ai fini della verifica del rispetto del termine di decadenza di sei mesi...

Superminimo non assorbile nel passaggio di categoria

In presenza di un superminimo concordato tra le parti e soggetto ad assorbimento dei futuri incrementi economici, per la Corte di cassazione che ha emanato la sentenza del 5 maggio 2025 n. 11771, non c'è assorbimento quando la clausola individuale lo circoscrive ai...

Bonus giovani: dal 16 maggio le domande

L’INPS, con la circolare n. 90 del 12 maggio 2025, ha fornito le istruzioni operative per la gestione dell’esonero contributivo previsto dall’art. 22 del D.L. 60/2024 (L. 95/2024), noto come "Bonus Giovani". La misura è rivolta a tutti i datori di lavoro privati,...

Contributi 2025: la tabella delle aliquote nettizzate

La redazione di lavorofacile.it ha aggiornato la tabella che riepiloga le aliquote nettizzate dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti all’INPS divise per settore produttivo. La tabella prevede differenti aliquote in base alle diverse qualifiche dei...