Caldo torrido e Scenario di Apartheid climatica: una minaccia imminente

Ago 8, 2024 | News

fonte articolo: www.zhrexpert.it

Le torride temperature che si stanno registrando sulla terra potrebbero portare nel 2100 a rendere invivibili alcune zone del mondo, soprattutto in quei paesi che non possono permettersi sistemi di refrigerazione.

Di cosa si tratta:

Il caldo torrido è diventato una realtà sempre più frequente e intensa in molte parti del mondo, portando con sé gravi conseguenze per la salute pubblica, l’economia e l’ambiente. Tuttavia, ciò che rende questa crisi ancora più allarmante è la crescente disuguaglianza nell’impatto del cambiamento climatico, un fenomeno che alcuni esperti definiscono come “apartheid climatica”. Questo termine si riferisce alla disparità tra coloro che hanno i mezzi per proteggersi dagli effetti del riscaldamento globale e coloro che ne soffrono maggiormente.

Negli ultimi decenni, ondate di caldo estremo sono diventate più frequenti e intense a causa del cambiamento climatico. Queste ondate di calore non solo aumentano il rischio di malattie e decessi legati al caldo, ma anche la frequenza di incendi boschivi, la siccità e la scarsità d’acqua.

L’esposizione prolungata a temperature estreme può causare una serie di problemi di salute, tra cui colpi di calore, disidratazione, esacerbazione di malattie croniche e aumento della mortalità. Gli anziani, i bambini e le persone con condizioni mediche preesistenti sono particolarmente vulnerabili.

Oltre agli impatti sulla salute, il caldo torrido ha effetti devastanti sull’ambiente. Le elevate temperature possono danneggiare gli ecosistemi, compromettere la produzione agricola e causare la perdita di biodiversità. Inoltre, la siccità prolungata e gli incendi boschivi possono distruggere habitat naturali e mettere a rischio la fauna selvatica.

L’apartheid climatica si riferisce alla crescente disuguaglianza nella capacità di adattarsi e resistere agli effetti del cambiamento climatico. Le persone e le comunità con risorse limitate, che vivono in aree già svantaggiate, sono le più colpite dal caldo torrido e da altri eventi climatici estremi. Queste comunità spesso non hanno accesso a infrastrutture adeguate, servizi sanitari, sistemi di allerta precoce e risorse economiche per mitigare gli impatti del cambiamento climatico.

In contrasto, le persone più ricche hanno maggiori possibilità di proteggersi, ad esempio, utilizzando aria condizionata, vivendo in abitazioni meglio isolate e avendo accesso a cure mediche di alta qualità. Questo divario crea una situazione in cui i più poveri sono lasciati a sopportare il peso maggiore della crisi climatica, perpetuando cicli di povertà e vulnerabilità.

Conclusioni

Il caldo torrido e l’apartheid climatica rappresentano una delle sfide più urgenti del nostro tempo. Per garantire un futuro sostenibile e giusto per tutte le persone, è fondamentale affrontare queste disuguaglianze e mettere in atto politiche che proteggano le comunità più vulnerabili dagli effetti devastanti del cambiamento climatico. Solo attraverso un impegno globale concertato possiamo sperare di mitigare gli impatti del riscaldamento globale e promuovere una maggiore equità climatica.

Articoli recenti

Malattie oncologiche: il congedo sale a 24 mesi

Il Senato ha approvato, nella seduta dell’8 luglio 2025, il testo del DDL 1430, recante disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti...

Rilasciata la versione 4.30.3 dell’allegato tecnico Uniemens

L’INPS ha pubblicato sul proprio sito la versione 4.30.3 dell’allegato tecnico Uniemens, datata 30 giugno 2025, nonché la versione 47.0 dei codici contratto della sezione “PosContributiva”. Per quanto riguarda l’allegato tecnico, le novità sono le seguenti: Appendice...

Bonus mamme, lo schema riepilogativo della misura

Il Ministero del lavoro, facendo seguito alla pubblicazione del d.l. n. 95/2025, che ha modificato la disciplina relativa al bonus mamme, ha fornito un utile schema riepilogativo della misura.

Integrato al minimo l’assegno di invalidità per i contributivi

La Corte costituzionale con la sentenza 94/2025  ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1 comma 6 della legge 335/1995 che esclude il diritto all'integrazine al minimo per i nuovi iscritti dal 1996 in poi. Secondo i giudici costituzionali la norma...

Auto aziendali: nuove regole 2025 e regime transitorio

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 10 del 3 luglio 2025, ha illustrato la disciplina fiscale applicabile ai veicoli concessi come fringe benefit, come modificata dalla L. di Bilancio 2025 (Legge 207/2024) e dal decreto “Bollette” (D.L. 19/2025) per...

Emergenza caldo: le istruzioni INPS per le integrazioni salariali

L’INPS, con il messaggio n. 2130 del 3 luglio 2025, ha fornito le indicazioni per la richiesta delle prestazioni di integrazione salariale determinate dagli impatti sulle prestazioni lavorative delle elevate temperature che si stanno registrando in questi giorni in...

Rimborsi 730/2025: gli elementi di incoerenza

L’Agenzia delle entrate ha pubblicato il provvedimento prot. n. 277593 del 1° luglio 2025, con cui ha indicato i criteri per l’individuazione degli elementi di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi modello 730/2025 con esito a rimborso. Tali elementi, riferiti a...

Congedo parentale: nuovo contatore per i genitori

L’INPS, con il messaggio n. 2078 del 30 giugno 2025, ha comunicato di aver aggiornato il servizio “Domande di maternità e paternità”, con l’introduzione della funzionalità “Consulta contatori congedo parentale”. Questa nuova funzione permette ai genitori di consultare...

Donazione sangue: più tempo per la compilazione dell’Uniemens

L’INPS, con il Messaggio n. 2067 del 30 giugno 2025, ha reso noto che la compilazione del flusso Uniemens con le indicazioni operative diffuse con la circolare n. 96/2025, viene spostata dalla competenza di luglio 2025 a quella di ottobre 2025. Più precisamente, il...