I professionisti della sicurezza, nel cambio generazionale, devono puntare in alto.

Dic 18, 2024 | News

fonte articolo: www.zhrexpert.it

La pandemia ha rafforzato il ruolo dei professionisti della sicurezza, evidenziando l’importanza di una pianificazione oltre la semplice conformità normativa. Con l’emergere di una nuova generazione di RSPP e HSE manager, è cruciale supportare la loro crescita non solo in ambito tecnico, ma anche nelle competenze aziendali e relazionali. Le sfide future includono l’invecchiamento della forza lavoro e l’impatto dell’IA, che richiedono un approccio equilibrato e trasparente per garantire ambienti di lavoro sicuri e sani.

Cosa tratta:

Due sono le cose che fanno riflettere negli ultimi tempi.

La prima, di cui abbiamo comunque già parlato è che la pandemia abbia aumentato la consapevolezza e l’influenza dei professionisti della sicurezza all’interno delle loro organizzazioni. Non era tutta teoria, non era solo obbligo normativo oppure “terrorismo”.

La seconda è che una nuova leva di RSPP e HSE manager si stia affacciando sul mondo del lavoro, con un nuovo potenziale di crescita personale e della professione.

La riflessione è proprio questa: come pianificare la successione generazionale.

Appare essenziale supportare i futuri professionisti della sicurezza non solo nel diventare esperti di sicurezza, ma anche nello sviluppare le necessarie competenze aziendali così come a comprendere il valore delle relazioni aziendali.

La pandemia ha spinto molte aziende a rivedere i loro piani di emergenza, evidenziando l’importanza della pianificazione. Si è ben compreso che la conformità rappresenta solo il minimo livello indispensabile e che è necessario andare oltre per portare le aziende al livello successivo.

Guardando al futuro invece due criticità sono sotto gli occhi di tutti :  l’invecchiamento della forza lavoro e l’impatto dell’IA e del machine learning.

Due criticità che rappresentano, le prossime grandi sfide per i professionisti della sicurezza. La sicurezza può e deve essere vista da diverse prospettive, non solo quella dei lavoratori, ma anche dei clienti e dei prodotti.

Il concetto di “salute del lavoratore” è fondamentale: se una persona è sicura solo al lavoro ma non a casa, la sicurezza complessiva ne può risentire. Difficile distinguere e stabilire con sufficiente esattezza, dove e come un lavoratore si sia ammalato. I professionisti della sicurezza sono sempre più chiamati a occuparsi di una vasta gamma di questioni, rendendo il loro ruolo sempre più complesso.

Appare ormai chiaro che le professioni legate alla SSL, (così come all’ ambiente) siano tra quelle in maggiore crescita. L’ESG (ambientale, sociale e governance) è diventato un termine comune e i giovani professionisti sono sempre più interessati a temi come il cambiamento climatico. Inutile dire che ESG, così come il tema della diversità e inclusione diventeranno importanti per il futuro della sicurezza.

Logico pensare, vista la posta in gioco, che i professionisti della sicurezza possano nel futuro avere un posto al tavolo dei dirigenti, riconoscendo l’importanza della sicurezza per la redditività, la continuità e la qualità aziendale.Il futuro potrebbe quindi essere rappresentato dal fatto di legare il messaggio della sicurezza all’impatto sui programmi aziendali, comprendendo le finanze e gli obiettivi dell’organizzazione.

Puntare in alto, fissare obiettivi ambiziosi, creare una rete di supporto tra i professionisti della sicurezza, diventerà importante.

Anche l’intelligenza artificiale (IA) rappresenta una promessa straordinaria per il futuro della sicurezza sul lavoro, ma è fondamentale affrontare i suoi potenziali rischi con cautela e integrità. Abbracciare l’IA in modo ponderato e responsabile, può significare sfruttarne il potenziale per migliorare la sicurezza sul lavoro, proteggere i lavoratori e creare ambienti di lavoro più sani.

Tuttavia, l’uso dell’IA introduce sfide significative, tra cui rischi per la privacy e la necessità di gestire nuovi pericoli emergenti. Come per qualsiasi nuova tecnologia, l’IA può introdurre nuovi rischi che richiedono soluzioni adattive.

Quello che è possibile capire ad oggi, in questo stadio primordiale di applicazione, è che sicuramente le tecnologie IA mancano della comprensione sfumata del contesto e dei fattori umani che al contrario i professionisti della sicurezza possono fornire senza problemi.  

Le competenze umane, come il pensiero critico, il giudizio, l’empatia e la comprensione del contesto, rimangono essenziali. Gli esperti HSE apportano intuizione, curiosità, creatività e memoria istituzionale che l’IA fatica a replicare. Sebbene l’IA aumenti l’analisi dei dati visivi e la valutazione dei rischi, le competenze umane, la supervisione e l’intervento rimarranno fondamentali per il futuro prevedibile.

Sarà cruciale stabilire standard etici e operativi per l’IA, garantendo che queste tecnologie migliorino il benessere dei lavoratori. Il tutto, deve essere fondato su chiarezza, fiducia e decisioni informate. I lavoratori meritano trasparenza riguardo al funzionamento di questi sistemi, che già da oggi guardano con grande diffidenza e sospetto. Un approccio trasparente supporta una cultura aziendale di responsabilità ed elimina in tutto o in parte la attuale paura verso questi nuovi sistemi.

Per quanto possa sembrare strano, uno dei principali dibattiti degli ultimi mesi riguarda i pregiudizi (bias) che questi sistemi hanno già dimostrato di possedere. In pratica assumono i bias dei programmatori che li hanno istruiti, anche in modo del tutto involontario. Le decisioni informate dall’IA, che si tratti di monitoraggio della sicurezza, analisi dei rischi o gestione di un rischio a cui viene esposta la forza lavoro, devono essere prive di bias per sostenere il benessere collettivo di tutti i lavoratori.Infine la privacy. È necessario promuovere misure di sicurezza per prevenire accessi non autorizzati, abusi o sfruttamento dei dati raccolti tramite sistemi basati su IA.

Questo rafforza il ruolo di grande responsabilità e discrezione del HSE manager. L’adozione dell’IA nel campo della sicurezza sul lavoro è un passo avanti significativo, ma deve essere gestito con attenzione per garantire che i benefici superino i rischi. La chiave sarà un approccio equilibrato che valorizzi la fiducia, la trasparenza, l’equità e la privacy.

La IA e le competenze personali sono strumenti complementari che, insieme, possono portare le prestazioni HSE a nuovi livelli, garantendo ambienti di lavoro più sicuri e sani, i nuovi professionisti della salute e della sicurezza, dovranno porsi nuovi e importanti obiettivi. Puntare più in alto.

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