DDL Lavoro: nuove regole su contratti a termine e attività stagionali

Ott 22, 2024 | News

fonte articolo: www.zhrexpert.it

Stop and go: il salvagente per le attività stagionali
Uno dei temi centrali del disegno di legge lavoro, attualmente all’esame della commissione lavoro del Senato, riguarda i cosiddetti “periodi cuscinetto” tra contratti a termine, il famoso stop and go. Attualmente, la normativa prevede che se un lavoratore a termine viene riassunto entro 10 giorni dalla scadenza di un contratto inferiore ai sei mesi, o entro 20 giorni se il contratto precedente era più lungo, il nuovo rapporto si trasforma automaticamente in un contratto a tempo indeterminato. Tuttavia, questa regola non si applica alle attività stagionali.

La novità introdotta dall’art. 11 del disegno di legge consiste nell’ampliamento della definizione di attività stagionali. Oltre a quelle già previste dal decreto del presidente della Repubblica n. 1525/1963, saranno considerate tali anche le attività identificate dai contratti collettivi, sia nazionali che aziendali. Questa interpretazione autentica della norma avrà effetto retroattivo, rappresentando così un “salvagente” per le aziende che, in passato, hanno riassunto lavoratori senza rispettare i periodi di stop and go, purché l’assunzione fosse riferita a un’attività stagionale individuata dai contratti collettivi.

Attività stagionali: un concetto più ampio
La nuova interpretazione del concetto di “stagionalità” non si limiterà alle attività tradizionali legate a cicli stagionali ben definiti. Saranno infatti considerate stagionali anche le attività organizzate per far fronte a intensificazioni produttive in determinati periodi dell’anno o per soddisfare esigenze tecnico-produttive collegate a specifici cicli dei settori produttivi o dei mercati serviti dall’impresa. Questo ampliamento della definizione risponde alle esigenze di maggiore flessibilità delle aziende, specialmente in settori caratterizzati da picchi di domanda durante l’anno.

Il periodo di prova nei contratti a termine
Un altro aspetto toccato dal disegno di legge riguarda la durata del periodo di prova nei contratti a termine, come regolato dal d.lgs n. 104/2022. La legge attuale stabilisce che il periodo di prova non possa durare più di sei mesi e che debba essere prolungato in caso di assenze per malattia, infortunio o maternità. Nel caso di contratti a termine, il periodo di prova è proporzionato alla durata del contratto e alle mansioni del lavoratore.

Il ddl lavoro introduce una novità importante: fatte salve eventuali norme più favorevoli dei contratti collettivi, il periodo di prova sarà determinato in base a un criterio di 1 giorno di prova per ogni 15 giorni di calendario di durata del contratto. Tuttavia, la durata complessiva non potrà essere inferiore a due giorni né superiore a 15 per i contratti fino a sei mesi, mentre per i contratti superiori a sei e inferiori a 12 mesi, la durata massima sarà di 30 giorni.

Articoli recenti

Tutti gli e-book di novembre 2024

Vogliamo che tu sia sempre aggiornato sulle ultime novità. Per questo motivo, siamo felici di presentarti i nuovi e-book e manuali operativi pubblicati a novembre 2024.   Nella sezione E-BOOK potrai trovare queste nuove uscite e aggiornamenti:   I conguagli fiscali e...

Pubblicato il nuovo testo unico delle sanzioni tributarie

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 279 del 28/11/2024 (Suppl. Ordinario n. 40), sono stati pubblicati i decreti legislativi nn. 173, 174 e 175 recanti, rispettivamente, il Testo unico delle sanzioni tributarie amministrative e penali, il Testo unico dei tributi erariali...

Approvata la conversione del Decreto Immigrazione

La Camera dei deputati, nella seduta del 27 novembre 2024, ha approvato il DDL di conversione del DL 145/2024 (che adesso passa al Senato) in materia di immigrazione, che tra le novità prevede di riservare il 40% delle quote previste dal Decreto Flussi 2023-2025...

SIISL: le modalità di registrazione da parte di disoccupati e datori

Il Ministero del lavoro ha pubblicato il decreto 174/2024 con cui, in attuazione degli articoli 25 e 26 del D.L. n. 60/2024, ha definito le modalità con cui i percettori di NASpI e DIS-COLL sono tenuti alla sottoscrizione del curriculum vitae, del Patto di Attivazione...

Detassazione TFS inapplicabile al TFR

L’Agenzia delle entrate, con la risposta all’interpello n. 225/2024, ha fornito alcuni chiarimenti in merito all’applicazione del regime di parziale detassazione del TFS previsto dall'articolo 24 del D.L. n. 4/2019. Per quanto riguarda l’operatività del limite dei...