Nessuna contestazione disciplinare consultando il telepass

Lug 1, 2024 | News

fonte articolo: www.zhrexpert.it

La Corte di cassazione, con la sentenza n. 15391 del 3 giugno 2024, ha deciso che il datore di lavoro non può accertare le violazioni commesse dal lavoratore, consultando il telepass installato sull’autovettura aziendale, se prima non ha informato il dipendente sull’uso di tali strumenti e sull’effettuazione dei controlli.

Nel caso in esame, un lavoratore era stato licenziato a seguito di illeciti riscontrati dal datore di lavoro utilizzando i dati acquisiti per mezzo del sistema informatico in uso al dipendente per l’espletamento della prestazione lavorativa, nonché i riscontri dei pedaggi autostradali forniti dal sistema telepass installato sul mezzo affidatogli.

Il lavoratore ha impugnato il licenziamento davanti al Tribunale, il quale ha giudicato legittimo il recesso datoriale.

Di diverso avviso il giudizio della Corte d’appello che ha ritenuto conforme al dettato normativo, contenuto nell’art.4 della L. 300/1970, l’utilizzo da parte del datore di lavoro di dati derivanti dalla geolocalizzazione conseguente all’utilizzo del computer palmare in uso al dipendente con mansioni di tecnico trasfertista, mentre non poteva dirsi la stessa cosa per i dati acquisiti a mezzo del telepass. Questi ultimi, quindi, non potevano essere utilizzati dal datore di lavoro a fini disciplinari.

La società ha proposto ricorso in Cassazione, la quale, richiamando pronunce precedenti (Cass. n. 3255/2020 e 19992/2016) ha ribadito che per controlli difensivi sui dipendenti si intendono i controlli diretti ad accertare comportamenti estranei al rapporto di lavoro illeciti o lesivi del patrimonio o dell’immagine aziendale e dunque non volti ad accertare l’inadempimento delle ordinarie obbligazioni contrattuali.

Sempre secondo la Suprema Corte, sono consentiti i controlli anche tecnologici posti in essere dal datore di lavoro finalizzati alla tutela dei beni estranei al rapporto di lavoro o ad evitare comportamenti illeciti, in presenza di un fondato sospetto circa la commissione di un illecito, purché sia assicurato un corretto bilanciamento tra le esigenze di protezione di interessi e beni aziendali, correlate alla libertà di iniziativa economica, rispetto alle imprescindibili tutele della dignità e della riservatezza del lavoratore, sempre che il controllo riguardi dati acquisiti successivamente all’insorgere del sospetto.

La Corte di cassazione ritiene che spetti al datore di lavoro l’onere di allegare, prima, e di provare, poi, le specifiche circostanze che l’hanno indotto ad attivare il controllo tecnologico ex post, sia perché solo il predetto sospetto consente l’azione datoriale fuori dal perimetro di applicazione diretta dell’art. 4 St. Lavoratori, sia perché, in via generale, incombe sul datore di lavoro la dimostrazione del complesso degli elementi che giustificano il licenziamento.

Né dal contenuto del ricorso né dalla sentenza impugnata risulta che il datore di lavoro avesse provato che l’installazione del telepass sull’autovettura aziendale utilizzata dal lavoratore per l’esecuzione delle proprie prestazioni rientrasse tra i c.d. controlli difensivi nei termini chiariti, e tantomeno che lo stesso avesse allegato e chiarito di provare le specifiche circostanze che l’hanno indotto ad attivare quel controllo tecnologico.

La sentenza richiama anche la dottrina specialistica secondo cui il telepass, se installato su auto aziendali destinate allo svolgimento di specifici servizi, si deve considerare uno strumento direttamente funzionale all’efficienza della singola prestazione, oltre che ormai fortemente compenetrato con essa nell’odierna pratica lavorativa, sicché il telepass rientra nell’ambito applicati o del comma 2 dell’art. 4 della Legge 300/1970.

Tuttavia, precisa la Corte di cassazione, le informazioni così raccolte, sono utilizzabili a tutti i fini connessi al rapporto di lavoro, e quindi non solo ai fini disciplinari, solo a condizione che sia data al lavoratore adeguata informazione delle modalità d’uso degli strumenti e di effettuazione dei controlli.

È irrilevante la consapevolezza del dipendente sulla presenza del Telepass sull’autovettura e sulle corrette modalità di uso dello stesso, essendo necessaria invece tale informativa al lavoratore, della quale però i giudici di merito hanno constatato l’assenza.

Articoli recenti

Aggiornati i servizi per la comunicazione e la denuncia di infortunio

L’Inail, con un avviso pubblicato sul proprio sito, ha reso noto che di aver reso disponibile, negli applicativi Comunicazione di infortunio e Denuncia/comunicazione di infortunio, il nuovo campo obbligatorio per l’acquisizione dell’informazione relativa all’eventuale...

Donazione sangue: il rimborso ai datori di lavoro

L’INPS, con la circolare n. 96 del 26 maggio 2025, in merito alle modalità di rimborso ai datori di lavoro delle retribuzioni corrisposte ai donatori sangue, tramite conguaglio con i contributi o altre somme dovute all’istituto previdenziale, ha precisato che se il...

Rilasciata la versione 4.30.1 dell’allegato tecnico Uniemens

L’INPS ha pubblicato la versione 4.30.1 dell’allegato tecnico dell’Uniemens e dello schema di validazione, datate 22 maggio 2025, nonché la versione 46.0 dell’elenco dei codici contratto. Per quanto riguarda l’allegato tecnico, le modifiche sono le seguenti:...

Definiti i minimali INAIL 2025 per il calcolo dei premi

L’INAIL ha pubblicato la circolare n. 29 del 20 maggio 2025, con cui ha fornito le istruzioni riferite ai limiti minimi di retribuzione imponibile giornaliera per il calcolo dei premi assicurativi dell’anno in corso. Il premio dovuto deve essere calcolato...

Posticipo della pensione: come incide l’incentivo sul calcolo

L’Inps con il messaggio del 19 maggio 2025 n. 1551 è intervenuto per sbloccare una serie di funzioni telematiche per gestire l’incentivo al posticipo della pensione e nel contempo ha precisato i conseguenti risvolti sui meccanismi di calcolo della pensione. Come...

Gestione separata: l’INPS comunicherà il raggiungimento del massimale

L’INPS, con il messaggio n. 1561 del 19 maggio 2025, ha comunicato che, a decorrere dal mese di maggio 2025, è previsto l’invio di una comunicazione informativa tramite “MyINPS” ai lavoratori parasubordinati in cui, al sussistere dei presupposti, viene evidenziato...

TFR coefficiente di rivalutazione aprile 2025

Il coefficiente di rivalutazione del TFR, per le cessazioni del rapporto di lavoro intervenute nel periodo 15 aprile 2025 – 14 maggio 2025 è stato fissato al 1,186356 (comunicato ISTAT). L’indice di maggio 2025 sarà diffuso il 16 giugno 2025 secondo il calendario...

Settori strategici: al via gli incentivi

Sulla G.U. n. 111/2025 è stato pubblicato il DM 3 aprile 2025 che definisce i criteri e le modalità di fruizione dell’esonero contributivo previsto dall’art. 21 del Decreto Coesione riservato alle piccole imprese dei settori strategici. Impresa in settori strategici...

Note di rettifica: più semplice identificare la causa

L’INPS ha pubblicato il messaggio n. 1507 del 15 maggio 2025, con cui ha comunicato di aver rilasciato nuove funzionalità nel Portale Contributivo per l’istruttoria delle “Note di Rettifica”. Nel dettaglio, il tab “Cause” della funzione di consultazione delle “Note di...